Premiato sugli Champs Elysées
Flavio Melchiorre
Premiato sugli Champs Elysées
Da Città Sant’Angelo a Parigi: il giovane designer abruzzese ha vinto un concorso bandito dalla Citroen per la personalizzazione di una delle sue vetture di punta
di Mimmo Lusito foto Andrea Carella
Ha stregato la Francia battendo settecento concorrenti provenienti da 50 Paesi. Il successo è arrivato lo scorso ottobre, quando i vertici della Citroen insieme ai massimi rappresentanti della Fondazione Cartier per l’arte contemporanea, della Louis Vuitton e della rivista GQ France hanno incoronato Flavio Melchiorre, trentatreenne designer di Città Sant’Angelo, vincitore del concorso bandito dalla casa automobilistica d’oltralpe per la personalizzazione del tettuccio e del cruscotto della DS3. La cerimonia di premiazione si è svolta all’interno del palazzo di vetro C42, sugli Champs Elysées a Parigi, la prestigiosa sede della Citroen, e uno scroscio di applausi ha salutato l’ingresso sulla passerella della dea a quattro ruote firmata Melchiorre (in francese DS si legge “deésse”, cioè dea). Un risultato che premia l’impegno e la creatività del giovane angolano e che fa il paio con un altro prestigioso riconoscimento: l’inserimento di Melchiorre nella pubblicazione “Illustration Now 3” edita da Taschen, nella quale figura come unico italiano.
È stata una bella avventura. Come ci sei riuscito?
«Quasi per caso: navigando su Internet mi sono imbattuto in un sito che pubblicizzava questo concorso, a poco più di dieci giorni dalla scadenza della presentazione dei progetti. Ma ha catturato la mia attenzione e ho deciso di lanciarmi. Ho disegnato il tettuccio partendo dal logo della casa, e sviluppando la grafica di conseguenza, scegliendo alla fine una tinta dorata su fondo nero, molto impattante a livello visivo».
Una combinazione molto chic, che i francesi hanno apprezzato.
«Ero abbastanza sicuro che incontrasse il loro gusto. Anche altri concorrenti avevano presentato progetti accattivanti, ma forse risentivano di un certo dejà-vu. Il mio e pochi altri avevano, a mio parere, un tocco di originalità in più».
E ora quindi vedremo sulle strade la DS3 Melchiorre…
«È già stata messa in produzione per il 2011, anche se in un numero limitato di esemplari, e lo scorso gennaio è stata anche presentata al Motorshow di Bologna. È stata una bella soddisfazione».
La tua vita come sta cambiando dopo questa importante vittoria?
«Certamente sto vivendo il mio momento di gloria: mi chiamano molte riviste, soprattutto di grafica e automobilistiche, e sto allargando il mio giro di conoscenze. Comunque l’ambito in cui mi muovo è fin dall’inizio quello internazionale: in Italia la “professione” di illustratore non è proprio considerata. Ho due agenti, uno in Germania e uno in Olanda, che procacciano lavori, seguono la contrattazione, gestiscono le royalties. Tramite loro, ad esempio, ho realizzato progetti per un’azienda spagnola che produce cover per l’iPhone, e ho fatto lo stesso con un’azienda americana, progettando una cover tutta in legno incisa a laser».
E tra un lavoro e l’altro partecipi ai concorsi?
«Sono un’ottimo mezzo per raggiungere una visibilità, un prestigio, per farsi conoscere insomma. Nel 2009 sono stato tra i 15 finalisti del concorso “Celebrate Originality” indetto dalla Adidas, e l’anno prima ne ho vinto un altro bandito da una casa di moda olandese, la Oilly. Certo, questo della Citroen è finora il mio maggior successo. Ma quando trovo qualcosa che mi interessa o che offre opportunità di crescita –il confronto con gli altri è importantissimo in questo mestiere– partecipo sempre».
Le tue ambizioni?
«Creare una mia linea di oggettistica per l’abbigliamento, curandone la progettazione e il design. È un sogno per ora, ma ci sto lavorando».