«Quella che noi chiamiamo “casa” –spiega Alberto Pingitore– è un concetto che la società ha declinato secondo diverse esigenze, spesso condizionate da scelte politiche ed economiche. La tendenza a utilizzare la struttura laterocementizia, per esempio, è frutto di una coincidenza di interessi: guadagnare spazio all’interno dell’abitazione e favorire lo sviluppo della cosiddetta industria pesante. Ma con mattoni e cemento armato abbiamo perso di vista cose più importanti, come comfort, sicurezza e salubrità. Sembra incredibile, ma una casa in legno, in caso d’incendio, preserva maggiormente l’incolumità dei suoi abitanti. E riguardo alla durata, abbiamo diversi esempi di costruzioni millenarie in legno che sono oggi perfettamente occupabili, mentre altre in pietra non lo sono affatto. Il legno, unitamente a una serie di tecnologie inerenti il risparmio energetico e l’elettronica, offre oggi garanzie di solidità e sicurezza di altissimo livello, e rappresenta il futuro dell’edilizia». La Cesarini Costruzioni Immobiliari ha dotato le case del Borgo Sant’Andrea di impianti fotovoltaici e geotermici per il riscaldamento e l’approvvigionamento energetico, oltre a un impianto domotico di base che rende la casa “intelligente”. «Ma il cuore del nostro prodotto –specifica Pingitore– è il materiale usato per l’involucro: il Cross-lam (Cross-laminated timber), più brevemente X-lam, ovvero tavole di legno laminato a strati incrociati, spesse circa 2 cm e unite con un collante ad alto assorbimento. Con le tavole così incollate si producono solai o pareti che possono essere dimensionate e sagomate a richiesta del cliente e che vengono sovrapposte e incastrate con angolari e collegamenti in acciaio. Il nostro fornitore è la LignoAlp di Bressanone, che ha costruito circa 300 appartamenti del progetto C.A.S.E. all’Aquila». Il che garantisce anche sicurezza sotto il profilo antisismico: «Certamente. Durante il convegno “Costruire per Ecoabitare” da noi organizzato lo scorso novembre abbiamo avuto il piacere di ospitare Ario Ceccotti, direttore del CNR-Ivalsa di Firenze, che ha effettuato con successo un test antisismico su una palazzina in legno alta 7 piani (24m di altezza) sulla piattaforma di Kobe in Giappone (una struttura realizzata appositamente dagli ingegneri nipponici in grado di riprodurre qualsiasi terremoto, anche di elevatissima magnitudo), e che ha collaudato l’X-lam come materiale per la costruzione del nuovo Auditorium all’Aquila su progetto di Renzo Piano. Ceccotti ha auspicato l’introduzione dell’X-lam nella cultura dei progettisti italiani, così come già avvenuto in molti altri Paesi del mondo». Proprio all’Aquila, grazie alle sue innovative tecnologie, la Cesarini Costruzioni Immobiliari «è stata inserita nell’albo dei fornitori per i futuri impegni di Caritas Italiana», spiega Pingitore. La cosa incredibile dell’X-lam è la sua facilità d’utilizzo (e quindi l’abbattimento del rischio d’incidente sui cantieri) e la velocità di processo garantito: «Si può realizzare una struttura abitativa in 1/7 del tempo che si impiega per costruire una casa in cemento e mattoni, consentendo anche vantaggi in termini economicofinanziari. E con l’entrata in vigore delle nuove normative europee in materia di sicurezza e di isolamento termoacustico, utilizzando l’X-lam si ottiene la stessa superficie di spazi con minor impiego di materiale, rispetto alle tecniche tradizionali che invece dovrebbero aumentare del doppio i materiali impiegati per rispettare le norme». Le case di Borgo Sant’Andrea, grazie all’utilizzo dell’X-lam, raggiungono la classe Gold nel rating dell’agenzia CasaClima, ossia il massimo livello della certificazione di risparmio energetico. «In più, visto che non ci volevamo risparmiare, abbiamo dotato il complesso di impianti fotovoltaici e geotermici, col risultato che il privato non ha più il problema di gestire la centrale termica: tutto viene regolato informaticamente con una pompa di calore e relativi contatori installati nelle abitazioni; il consumo di energia elettrica è abbattuto dalla tipologia di involucro e da questo sistema di riscaldamento ed in ogni caso totalmente remunerato dal guadagno derivante dall’immissione dell’energia prodotta dal fotovoltaico nella rete elettrica nazionale. Insomma, il valore di queste abitazioni aumenta col tempo. Si può dire che comprare casa a Borgo Sant’Andrea sia come comprare una tela di Van Gogh». «Il desiderio del giovane Alberto Pingitore («Vorrei che Cesarini Costruzioni Immobiliari venisse ricordata come l’azienda che ha introdotto il legno in edilizia in Abruzzo ») ha bisogno di tempo e molte energie, per realizzarsi, perché non è facile scalzare la sopravvalutata coppia mattone-cemento. Ma il dado è tratto, indietro non si torna. Gli strumenti di comunicazione da utilizzare sono diversi, alcuni più diretti altri più lunghi. E spesso proprio questi ultimi sono quelli che danno all’imprenditore più soddisfazione ». Chi parla è Chiara Arduino, titolare insieme a Vittoria Ceriani dello Studio Michelangelo, una prestigiosa agenzia di comunicazione milanese che la Cesarini Costruzioni Immobiliari ha scelto come partner per divulgare il messaggio legato alla costruzione di Borgo Sant’Andrea. Quella ideata da Alberto Pingitore e dallo Studio Michelangelo è una strategia di comunicazione che si sviluppa su più fronti e che ha preso il nome di “Progetto Eau 2011”, perché si propone di diffondere l’informazione capillarmente, portando il prodotto nelle case così come l’acqua: «Un cantiere che si apre –prosegue Arduino– e che in pochi mesi vende tutti i propri appartamenti è un ottimo messaggio, ma può essere effimero. Ciò che realmente paga è puntare sulle persone e su valori universali. L’esempio più calzante è la formazione. È indispensabile che un’azienda si apra all’esterno, accolga nuove idee e allarghi il proprio campo visivo. Da qui il lancio del progetto per la scuola media di Sambuceto e le borse di studio per gli studenti di Architettura». Oltre a realizzare un kit informativo (contenente una “Lettera alla famiglia” a firma dell’avvocato Alberto Pingitore, che presenta le case di Borgo Sant’Andrea, un accattivante dépliant descrittivo del prodotto illustrato da Angelo Ruta, e infine una cartolina, opera dello stesso illustratore) spedito a 80mila famiglie di Chieti, Pescara e San Giovanni Teatino, il piano include infatti una serie di iniziative rivolte a tutti gli strati sociali: tra queste il progetto Wood Education, per i ragazzi della Scuola Media Statale di San Giovanni Teatino, un percorso alla scoperta della relazione dell’uomo con l’ambiente in cui vive e di come questo influenzi il suo modo di costruire, le varie tecniche ed il loro rapporto con la sostenibilità dello sviluppo; e il “Premio Borgo Sant’Andrea” per progetti sostenibili edilizi e urbani, che verrà assegnato quest’anno e che vede la collaborazione con il Corso di laurea in Urbanistica sostenibile della Facoltà di Architettura di Pescara, insieme alla Fondazione Pescarabruzzo presieduta dal professor Nicola Mattoscio. «Un altro valore su cui puntare –prosegue Arduino– è la comunità locale, il rapporto con le varie voci del territorio, promuovendo eventi culturali di spessore come il Premio Michetti, organizzando convegni con luminari come Ario Ceccotti, sostenendo comitati civici come quello della chiesa di San Rocco a San Giovanni Teatino o collaborando con la Caritas all’Aquila». Ultimo in ordine di tempo il convegno sul tema “Le tecnologie del legno in edilizia”, svoltosi lo scorso aprile e organizzato insieme all’Ordine degli Ingegneri di Pescara che ha visto la partecipazione di Thomas Schrentewein della Lignaconsult di Bolzano, autore del libro “CasaClima Costruire in legno”. «Nonno Alberto –conclude Chiara Arduino– darebbe ragione a questo suo nipote illuminato perché –ci avete fatto caso?– oggi ENI è quasi più famosa per le straordinarie mostre che regala a tutto il mondo che non per i giacimenti petroliferi che sfrutta».