Musica / Orlando EF Orlando Ef, cantautore pescarese, lancia il nuovo disco da solista “YOR11”. L’album è nato su Facebook, e contiene tutto un mare di persone a navigarci dentro
di Christian Carano
Fabio Orlando Ciarcelluti è una tigre bianca. Negli ultimi anni la fruizione di musica in Italia, a causa della crisi di vendite e del download illegale oltre che l’assenza di una adeguata educazione all’orecchio, è diventata a tutti gli effetti un bene accessorio, marginale e facilmente rinunciabile; un bene che, denudato del suo valore artistico, ha visto poi ridimensionato in un secondo momento anche il suo valore monetario. I musicisti nostrani emigrano verso Londra e Berlino in cerca di stimoli e fortuna, ma spesso il biglietto di ritorno è il risultato delle difficoltà incontrate in terra straniera. Fabio Orlando Ciarcelluti, musicista d’origine abruzzese, è una tigre bianca. Anche lui, trovando stretta la nostra penisola per le sue ambizioni di compositore, vola via verso la Gran Bretagna a fine anni Novanta, si stabilisce a Londra e fonda i “Lorien”, band con cui vede prodotto nel 2002 “Under the waves” dalla Sony Uk. «Londra mi ha mostrato il mondo e la vita fuori le “mura italiane” e mi ha insegnato molto umanamente e professionalmente. Lasciare tutto ciò a cui ero abituato e vivere lontano da “casa” mi ha messo davanti a molte difficoltà ma anche tante scoperte meravigliose». La crisi delle etichette discografiche colpisce anche l’Inghilterra e rende impossibile il proseguimento dell’esperienza londinese, così Fabio decide di tornare in Abruzzo. Nasce cosi Orlando Ef, lo pseudonimo con cui Fabio realizza due album, progetto di cui cura ogni singola fase, dalla registrazione alla produzione. Fabio è una tigre bianca perché ascoltando un suo disco ci si ritrova immersi in un qualche sottoscala di Hammersmith, immaginandosi un cantautore inglese con grossi occhialoni neri a trascrivere con forza, su carta, ogni istante del suo fervore creativo. YOR11, suo terzo disco solista, non tradisce il bisogno costante di Fabio per il rinnovamento. Il titolo del disco (le vostre undici) svela la particolare natura dei pezzi presenti al suo interno: scritti di volta in volta avvalendosi della collaborazione di alcuni amici che attraverso facebook rispondevano al suo messaggio “batti un colpo, il primo colpo e scriverò una canzone per te”.
Il booklet interno al disco è frutto della mano di Cesc Gragnè, disegnatore di Barcellona che ha ritratto i volti dei partecipanti e che sono poi diventati la copertina per una bellissima edizione limitata costruita con un cofanetto di legno su cui sono stati impressi a caldo i disegni. «È stato un progetto totalmente diverso dai precedenti, stimolante e appagante –dice Fabio– grazie ai partecipanti e al loro modo di concepire la musica. Io stesso ho appreso qualcosa di nuovo, sono molto fortunato, spero di poterlo continuare a fare». YOR11 è un disco evocativo e sognante. Fabio dimostra di possedere molti colori a cui attingere e in questo disco la malinconia lascia spazio all’euforia di un viaggio fatto in compagnia, in cui la condivisione è di per sé motivo di gioia. Fabio è una tigre bianca, perchè mentre le grandi etichette continuano a sfornare prodotti seriali e preconfezionati, lui continua a produrre canzoni che suonano come gioielli. Sulla sua bacheca Fabio ha scritto una frase che rievoca alla mente le melodie di YOR11 e, come il disco, resta scolpita nella memoria: “Al giorno in cui ci basterà camminare a piedi scalzi per essere felici”. Ce ne fossero di più di tigri bianche.