Umberto l'Antò
di Alessio Romano foto Giorgia Tobiolo
Nella Bologna dei primi anni Ottanta un abruzzese punk tendente al dark, originario di Vasto, frequenta studenti, artisti e musicisti. Sembra una pagina di un romanzo di Silvia Ballestra. O meglio, lo è davvero. Umberto Palazzo, mentre studia Giurisprudenza, inizia a muovere i primi piedi nel mondo della musica e diventa amico della Ballestra, anche lei studentessa fuori sede di poco più giovane e, per un breve periodo, sua coinquilina. Molte delle caratteristiche degli Antò, i mitici personaggi dei suoi long seller e di un fortunato film, sono riprese proprio dagli amici abruzzesi che frequentava la giovane scrittrice marchigiana. «Nella Guerra degli Antò Silvia ha preso in giro quello che eravamo ai tempi: pessimi punk di provincia ignoranti e grezzi, totalmente velleitari e chiaramente avviati al fallimento: non sapevamo fare niente, non capivamo niente e ci comportavamo malissimo». Umberto arriva a Bologna da Vasto, con in testa le strisce a fumetti delle riviste cult Frigidare e Il Male. «Le atmosfere che ho trovato a Bologna erano quelle della vignette fulminanti di Andrea Pazienza che leggevo da ragazzo». L’ultima estate prima dell’università è stata un’esperienza formativa fondamentale: una visita ai parenti a Bristol, periferia proletaria di quella Gran Bretagna dove tutto sembrava nascere. «Guardai tutti i concerti che riuscii a vedere e me tornai a casa con la valigia piena di tutti i dischi che ero riuscito a trovare». Ma è a Bologna che Umberto inizia a frequentare amici destinati a diventare importanti esponenti della cultura italiana. «Chi poteva saperlo? Ai tempi eravamo i massimi esponenti della sfiga studentesca!». La prima persona con cui Umberto ha costruito un progetto musicale, tramite il classico annuncio appeso sui muri delle bacheche, è Amerigo Verardi, figura storica e carismatica della musica indipendente italiana con cui la collaborazione dura tutt’ora. «Ci siamo appena rincontrati dopo quindici anni per registrare insieme una cover che farà parte di una compilation tributo alla scena degli anni Ottanta». Umberto è la mente degli Ugly Things e degli Allison Run, gruppo psichedelico. Ma è l’incontro con una ragazza americana, il vero shock culturale per Umberto. «Era una super groupie della musica americana anni ‘80, nel senso che si era fatta tutti i principali musicisti. Nel periodo in cui l’ho frequentata ho scoperto tanta nuova musica e ho capito che in Italia stavamo suonando musica obsoleta». Negli anni Novanta nascono nuovi progetti: insieme al coinquilino Emidio Clementi, anche lui scrittore e amico della Ballestra, nasce il gruppo dei Massimo Volume con un approccio alla realtà più vicino al rap. Dopo arrivano i Santo Niente, il cui nome deriva dall’eufemismo abruzzese usato per non bestemmiare. La Bologna degli anni Novanta è destinata a essere l’ambientazione di un altro best seller, letto per Transeuropa in prima battuta proprio dalla Ballestra: è la Bologna di Enrico Brizzi e del suo best seller Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Proprio a Umberto toccherà realizzare parte della colonna sonora del film. Ma Bologna sta cambiando, sulle strade spuntano i punkabbestia e nei centri sociali il rock inizia a lasciare il passo alla techno legata a un consumo sempre più smodato di droghe. Nel 2000 Umberto Palazzo si trasferisce a Pescara, lavora come dj, organizzatore di eventi e direttore artistico per la Lampara e per lo storico locale Wake Up, contribuendo a fare in modo che Pescara trovi un posto nella geografia degli eventi musicali della musica indipendente internazionale. Oggi le cose sono molto diverse, Umberto ha scritto e registrato tutto il suo ultimo album –Canzoni della notte e della controra, un successo di critica e di pubblico (vedi Vario n.76, ndr)– a casa, fa conoscere la sua musica attraverso i social network, e ha collaborazioni via mail. Forse per un giovane ragazzaccio abruzzese, oggi, non è più necessario andare via di casa. Ma volete mettere l’importanza di certi incontri? Soprattutto, ovviamente, se si tratta di super groupie.