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Ferrovia cento e lode

Sangritana

Da un secolo al servizio dell’Abruzzo: l’azienda regionale di trasporti
festeggia il suo centenario e celebra l’evento
con l’acquisto di due nuovi locomotori

 

Pasquale Di Nardo con Benedetto XVIUna signora d’altri tempi, dal fascino un po’ vintage, ma che torna di moda quando meno te lo aspetti. Piace perché esprime carattere. È così che appare la Ferrovia Adriatico Sangritana il giorno del suo centesimo compleanno. 1 agosto 1912: viene aperta all’esercizio la tratta marina di San Vito-Lanciano. Si concretizza, così, dopo alterne vicende storiche e non, un’idea che nasce a metà dell’Ottocento. Un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di una ferrovia capace di collegare il mare Adriatico al Tirreno con lo sbocco diretto su Napoli. Sono passati secoli ed il progetto risulta essere ancora di estrema attualità, oggi che si parla di ridurre i costi della logistica per rendere più competitivi i prodotti realizzati in Val di Sangro, dando un motivo in più a colossi come Honda, Sevel, Denso e Pilkington di restare in Abruzzo. Le celebrazioni del centenario della Ferrovia Adriatico Sangritana sono iniziate ufficialmente il 20 giugno scorso, al cospetto di Sua Santità Papa Benedetto XVI. Si, proprio nella Santa Sede di Città del Vaticano, nella sala Nervi, una folta delegazione dell’azienda di trasporto è stata ricevuta in udienza dal Santo Padre che ha impartito loro la sua benedizione. Il Presidente della FAS, Pasquale Di Nardo, ha reso omaggio al Papa, facendogli dono di un modellino di un treno “Lupetto”.

Benedetto XVI ha apprezzato il dono e si è mostrato interessato a conoscere la storia della Sangritana e dei suoi progetti per il futuro che il presidente Di Nardo gli ha illustrato. 100 anni peserebbero a chiunque, ma non alla F.A.S., l’unica azienda della regione Abruzzo specializzata nel trasporto ferroviario, che non si lascia dissuadere dall’aggredire nuovi mercati fuori dai confini regionali, anzi. La verve è quella giusta, la strategia aziendale quella vincente. Nell’era delle liberalizzazioni e di un’apparente libera concorrenza (il colosso Trenitalia continua a fare il monopolista), la creazione di sinergie, di network tra aziende di trasporto regionale risulta opportuna. Alla vigilia della riforma del trasporto pubblico, la Ferrovia Adriatico Sangritana si è confrontata con quanti operano nell’ambito del trasporto su ferro sul tema: “come cambia il trasporto pubblico dalle liberalizzazioni al Tram Treno”. L’occasione è stata offerta dall’incontro pubblico, promosso proprio dalla F.A.S., nell’ambito delle celebrazioni del suo centenario e che si è svolto a Lanciano, nell’auditorium Diocleziano. La spending review impone tagli, ma i servizi essenziali devono essere garantiti. Ed in una regione orograficamente complessa come l’Abruzzo, alcuni collegamenti vitali per il nostro entroterra diventano commercialmente poco appetibili per il colosso Trenitalia, ma non per le aziende regionali. Contatti e tavoli di fattibilità sono stati avviati tra la Ferrovia Adriatico Sangritana e le aziende di trasporto su ferro di Toscana ed Umbria. In questo caso le tre società si metterebbero in rete non solo per garantire maggiori servizi di qualità, ma anche per la formazione del personale e la manutenzione dei mezzi rotabili. Le regioni limitrofe, Marche e Molise, non disponendo di una propria azienda di trasporto regionale, non vogliono rimanere tagliate fuori e strizzano l’occhio alla Sangritana ormai da tempo. Trenitalia sembra aver fatto la sua scelta, privilegiando la dorsale tirrenica, lungo la quale si sviluppa l’alta velocità, rispetto a quella adriatica. Sangritana, dal canto suo, ha dimostrato con la realizzazione di treni speciali per il Motor Show di Bologna ed il Meeting di Rimini che può fare trasporto passeggeri verso Bologna, così come per Bari. Sangritana è anche trasporto merci. Facendo un breve excursus, nell’estate 2010, Sangritana ha integrato il cargo effettuando due nuovi servizi: viene sottoscritto il primo contratto di trasporto merci internazionale, gestito interamente dalla F.A.S., con la W.T.S. di Chieti, per il trasporto di lamiere di acciaio da Salzgiter (Germania) a Chieti Scalo. Subito dopo, nell’arco di circa un mese, Sangritana garantisce a Eurofer 80 treni per trasportare barbabietole da zucchero dall’interporto di Jesi allo zuccherificio di Termoli. Nel 2011, le sinergie della F.A.S. con Nord Cargo (trasporto dei furgoni Ducato della Sevel), con Crossrail e Ferrotranviaria confermano ed aumentano le commesse di Sangritana, che viaggia sulla dorsale adriatica, superando i confini regionali sia verso nord sia in direzione opposta. In questo anno, Sangritana ha effettuato quasi 1000 treni, con una percorrenza, solo sulla tratta nazionale RFI, di circa 270.000 km. Numeri alla mano, il CdA ha deciso di investire su questo ramo d’azienda. Ed è per questo che l’azionista unico, la Regione Abruzzo, ha acquistato due locomotive che consentiranno alla Sangritana di garantire una valida offerta ad una domanda che il mercato registra sempre più in crescita. Un investimento, questo, di sei milioni di euro. Il 6 luglio scorso, i due nuovi mezzi rotabili sono stati consegnati dall’Amministratore Delegato, nonché Presidente della Bombardier Italia, Roberto Tazzioli, all’assessore Giandonato Morra, in rappresentanza della Regione Abruzzo, ed al presidente della Ferrovia Adriatico Sangritana, Pasquale Di Nardo. Un momento storico, questo, per l’azienda di trasporto regionale che si concretizza proprio nel centenario della sua fondazione. La consegna ufficiale ha avuto luogo nella nuova stazione di via Bergamo a Lanciano. Tante le autorità presenti, assieme alle maestranze che hanno manifestato interesse e apprezzamento per i nuovi mezzi che saranno impiegati sia per il trasporto merci sia per quello passeggeri. Un orgoglio per l’azienda, dai cantonieri ai macchinisti fino ai dirigenti. Entusiasmo e passione sono essenziali per vincere ogni grande sfida. Non fa eccezione la Sangritana che si è messa in gioco, raccogliendo la sfida lanciata dal mercato e dalla libera concorrenza. Ed è per questo che si sta lavorando senza sosta per ripristinare l’esercizio lungo la tratta Archi-Bomba. Un risultato che tutti i comuni della vallata del Sangro aspettano ormai da anni. L’Aquilotto, il diesel dal cuore coriaceo di casa Sangritana, sta già facendo le prove e tornerà a “volare”, con la sua imponenza, da Bomba a Lanciano. Una data importante, non c’è che dire, quella del 1 agosto 2012, quando, sempre nell’ambito delle celebrazioni del suo centenario, la F.A.S. intitolerà la piazza antistante la stazione storica di Lanciano all’ing. Camillo Dellarciprete, eminente tecnico ferroviario, che sollecitò l’ing. Ernesto Besenzanica a redigere il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria Sangritana. Prossima fermata? Rimini in occasione del meeting, partendo questa volta da Termoli. Il Lupetto fermerà nelle stazioni di Vasto-San Salvo, Lanciano-San Vito, Ortona, Pescara, Giulianova, Ancona e Rimini fiera. Le prenotazioni possono essere effettuate anche on line sul sito www.sangritana.it.

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