Le parole di Madre Teresa di Calcutta riassumono bene lo spirito dell'associazione di Montesilvano Missione Possibile. Nato nel 2003 da un gruppo di amici con la voglia di mettersi al servizio delle realtà meno fortunate, il sodalizio guidato da Pino D'Atri è impegnato nei progetti in Kenya, che sono tutti finalizzati al settore sanitario e culturale, con la costruzione di edifici scolastiche e per la cura delle persone.
«Tutto è cominciato con un viaggio umanitario in Africa, nel 2003, in compagnia di Iolanda Bassetta, una vera pioniera, che voleva farci conoscere questa realtà. Non potevamo restare indifferenti davanti a tutto quello che abbiamo incontrato. Ecco che allora, al ritorno, abbiamo deciso di costituirci in associazione, con uno statuto basato sulla trasparenza».
Sono in 14 a comporre lo zoccolo duro dell'associazione, ma Missione Possibile conta circa 400 simpatizzanti e volontari. «Portiamo avanti progetti anche in Congo e Tanzania, ma operiamo principalmente in Kenya, dove andiamo mediamente una volta all'anno. Collaboriamo con i sacerdoti locali, con le Piccole Ancelle del Sacro Cuore, impegnate in varie missioni sul territorio, e con i Missionari Comboniani» - spiega D'Atri.
Oltre 80 i progetti realizzati in 13 anni di attività. Tra i più recenti, quello in collaborazione con le Piccole Ancelle del Sacro Cuore nel villaggio Ithanga.