Con una superficie strutturale superiore ai 16 mila metri quadrati, il complesso sanitario del Carmine di Penne merita sicuramente un posto di rilievo tra le grandi incompiute abruzzesi. Iniziata a fine anni Sessanta, su finanziamento della Provincia di Pescara, la struttura doveva ospitare un ospedale psichiatrico. Con la legge 180 del 1978, meglio nota come legge Basaglia, e con la conseguente abolizione dei manicomi, venne deciso di farne un centro all’avanguardia per la geriatria.
Furono acquistati tutti gli arredi e le attrezzature necessarie per un costo di oltre un milione di euro e l'imponente struttura fu dotata anche di una sala cinema-convegno da circa 300 posti. Ma non è mai stata aperta. La Asl di Pescara negli anni scorsi ha anche predisposto un progetto preliminare di ristrutturazione per 25 milioni e 778 mila euro, ma l’operazione, assai complessa, non è andata a termine.
Per anni si è parlato di spostare il vecchio ospedale San Massimo all'interno della struttura del Carmine, ma non è stato fatto ancora niente.