Il provvedimento era stato contestato dai sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Anp, secondo i quali «il territorio non ha bisogno di un quarto liceo scientifico» dopo Galilei, Volta e Da Vinci.
Preoccupazione per la continuità scolastica era stata espressa anche dai genitori degli studenti del Da Vinci, ospiti del classico dall'inizio dell'anno scolastico e in attesa di trasferimento nell'ex scuola di piazza Grue dopo le rassicurazioni di Provincia e Comune e l'annuncio dello stanziamento di 80mila euro per i lavori di ristrutturazione dell'edificio comunale promessi dalla Regione.
Per l'ufficio scolastico regionale i tempi non erano ancora maturi per un altro liceo, ma nessun veto definitivo è stato posto. Una vittoria della preside del “d'Annunzio”, Donatella D'Amico, che aveva avanzato richiesta per l'istituzione di un polo liceale in cui l'alunno può scegliere fra indirizzi diversi, classico, europeo e scientifico.