E lo fa dalla pancia della Terra - i laboratori di Fisica nucleare sono posti sotto 1.400 metri di roccia del Gran Sasso - al lontanissimo universo, dove l'acceleratore “Luna” studia le reazioni di fusione termonucleare che avvengono dentro le stelle. Qui da milioni di anni sono prodotti gli elementi che compongono la materia.
Al lavoro ci sono 45 ricercatori di 14 istituti, più un gruppo ungherese, uno in Germania e uno nel Regno Unito. “Ora Luna viaggia verso la seconda fase, Luna Mv” - spiega il responsabile, il ricercatore Paolo Prati, docente dell'università di Genova, che ha descritto l'esperimento nell'auditorium "Fermi" dei laboratori di fisica di Assergi.
Con lui la ricercatrice e docente dell'università di Edimburgo Marialuisa Aliotta, il presidente dei Infn Fernando Ferroni, il direttore dei laboratori Stefano Ragazzi, il rettore del Gssi Eugenio Coccia e la rettrice dell'ateneo aquilano Paola Inverardi. Sappiamo che l'universo ha origine dal Big Bang, che produsse per lo più idrogeno ed elio, ma ci sono altri elementi che lo arricchiscono. Dove e quando sono stati creati? L'astrofisica nucleare cerca di dare una risposta.