Il tutto rientra nel progetto “Scienza a teatro”, avviato due anni fa, volto a favorire l’educazione attraverso modalità diverse dal solito: in questo caso il teatro ha reso possibile realizzare un approccio formativo interdisciplinare, a cui hanno dato il loro contributo anche i docenti Maurizio De Innocentiis, Tommaso Palermo e Leonardo Mancini. Come nell’esibizione dell’anno scorso, la tematica principale è di matrice filosofica, anche se la creazione è originale: il soggetto è infatti Paul Feyerabend, filosofo contemporaneo, che ha demistificato il metodo scientifico mostrando che non ne esiste uno solo e sempre valido, ma che «tutto può andare bene» e che spesso lo sviluppo delle scienze è dovuto ad una violazione delle regole, volontaria o involontaria, da parte dei ricercatori. I ragazzi del liceo scientifico nelle vesti di attori sono Francesco Buondonno, Daniela Cama, Giulia Capone, Sabrina Cipressi, Sofia D’Amario, Roberta D’Amelio, Sara D’Angelo, Beniamino Del Rosario, Rita Di Renzo, Delia Cristina Gherghe, Lorenzo La Rovere, Giorgia Maccione, Samuele Marrone, Beatrice Martino, Giulia Parente, Andrea Rebba, Rebecca Serano e Giorgia Tullio.
Studenti in scena con un’opera di filosofia
Al museo universitario di Chieti, in piazza Trento e Trieste, gli studenti del liceo scientifico Masci si sono esibiti in uno spettacolo teatrale intitolato “Dialoghi con Paul Feyerabend. Anything goes: l’anarchismo metodologico nella scienza”. La rappresentazione ha concluso il corso di teatro iniziato nel mese di gennaio che è durato in totale 30 ore, ed è stato progettato e coordinato dalla docente Carla Di Filippo con la collaborazione dell’attrice e regista del Teatro Marrucino Giuliana Antenucci.