Il carnevale tradizionale di Benedello, insieme a quelli abruzzesi si ritroveranno presentando uno spaccato del carnevale com'era una volta e spiegando in maniera divertente, piacevole e spettacolare gli antichi riti, le maschere, i balli, i canti e i piatti da consumare a carnevale. Protagonisti sono i fantasmagorici pulcinella dagli enormi cappelli, la buffa coppia di Re Carnevale e sua moglie, la festosa dozzina del canto dei Mesi, i ballerini che intrecciano i nastri intorno al palo fiorito. Il Carnevale di Benedello è uno dei pochi carnevali dell'Appennino modenese che porta tutt'ora avanti, mantenendola quasi inalterata nel tempo, una tradizione tramandata da generazioni. Il gruppo è composto da circa 40 persone, con un'età compresa tra i 5 e i 60 anni, e sfilando o eseguendo coreografie, balla "La Monferrina", una danza a ritmo di polca che si pensa abbia origini nel Monferrato. Al suo interno, vi sono vari personaggi: i "Lacchè", che aprono il corteo; l'"Arlecchino", che assieme ai Lacchè, con i loro lunghi cappelli, sono un po’ le figure più rappresentative; il "Porta Bandiera", che porta il vessillo del carnevale; il "Gruppo delle coppie di ballerini", che formano il corteo; il "Vecchio e la vecchia", che fanno marachelle in continuazione; il "Dottore", che rappresenta la parte colta del Carnevale e che si esprime sempre in rime dialettali. Il programma prevede, alle 15, il benvenuto del presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco alle delegazioni dei gruppi dei carnevali tradizionali di Torrevecchia Teatina & Perano e di Benedello (Modena) nella sala Figlia di Iorio del palazzo della Provincia. Alle 16 visita al museo delle Genti; alle 17 visita al museo Casa Natale d’Annunzio e alla mostra Ballo d'Amore (ingresso ridotto per i cittadini nel pomeriggio). Alle 18 inizio del corteo di Re Carnevale con tutti i gruppi.