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La Squilla in diretta per gli abruzzesi in Argentina

Perdono, fede riconciliazione e speranza: è questo il messaggio della Squilla, una delle tradizioni che scandisce il Natale dei lancianesi. Prima che la campanella in cima alla Torre civica suoni,
alle 15 c’è la messa celebrata, al cimitero, dall’arcivescovo Emidio Cipollone. Alle 16 il pellegrinaggio verso l’Iconicella, un cammino di penitenza, ideato e voluto nel 1589 dall’arcivescovo Paolo Tasso, che ricorda quello di Maria e Giuseppe da Nazareth a Betlemme. Alle 17 il messaggio del vescovo all’Iconicella e poi si riparte per essere in piazza Plebiscito poco prima delle 18, quando iniziano i rintocchi della Squilla e ci si scambia la pace. È previsto anche il collegamento, in streaming con il Circolo ricreativo abruzzese di Berazategui. Il sindaco Mario Pupillo è tornato pochi giorni fa dalla città gemellata con Lanciano, che ospita una delle più grandi comunità frentane all’estero (circa tremila famiglie) con la promessa di far sentire loro, in diretta, il suono della Squilla. Alle 19 al tintinnio della piccola campana si unisce quello a festa di tutte le campane della città e delle contrade. Ed è l’ora in cui i lancianesi si ritrovano a casa del capofamiglia per lo scambio di auguri.

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