Accade per la prima volta dopo secoli: per la festa in onore della Madonna del Carmine a Guardiagrele l’antica congrega intitolata alla Vergine, fondata alla fine del XVI secolo, non è riuscita a trovare i portatori a spalla della statua della Madonna per la processione. E così, per il suo trasporto, è stata costretta a far realizzare un apposito carrello
in ferro dalla ditta Raffaele Di Prinzio. «Non avremmo mai pensato di dover ricorrere a questa soluzione - dice amareggiato il priore Enzo Scioli - Un tempo questo non sarebbe mai accaduto. In passato, infatti, fare il portatore della statua della Vergine o di un santo rappresentava per tutti un grande privilegio e spesso, per svolgere questa funzione, molti offrivano anche cospicue somme di denaro. Ancora oggi hanno un ruolo importante nello svolgimento della processione. A loro, rappresentati da giovani e meno giovani che formano le cosiddette “paranze”, spetta infatti la grande responsabilità di reggere il peso della statue per permettere la traversata dell’intera città. Fare parte di una paranza è quindi motivo di grande orgoglio e onore. Purtroppo - conclude Scioli - determinate tradizioni sembrano non interessare più la maggior parte della gente e questo non è un bene».