Il tutto è racchiuso in una cornice d’argento che, secondo un’iscrizione, risale al ad un restauro del 1734. La formella centrale è di doppia grandezza, reca un Cristo Redentore ed è affiancata dagli evangelisti e da quattro dottori della Chiesa, l’ultima scena rappresenta san Francesco che riceve le stimmate mentre le altre narrano la vita di Gesù dall’Annunciazione alla Pentecoste.
Il paliotto
Il Paliotto, capolavoro di Nicola da Guardiagrele è, tra i tesori d’arte custoditi nel Duomo di Teramo, sicuramente il più celebre.
L’artista impiegò 15 anni, dal 1433 al 1448 per realizzare l’opera costituita da trentacinque lamine d’argento sbalzate e cesellate, fissate in quattro file orizzontali su un supporto di legno, e raccordate tra loro agli angoli da 22 tessere romboidali a smalto traslucido vivacemente colorate.