Il momento è solenne. Del resto è la prima volta, dalla sua nascita, che la Ferrovia Adriatico Sangritana varca i confini regionali per accompagnare i suoi passeggeri. «Sangritana ha saputo interpretare, oggi, un ruolo extraregionale ». Lo evidenzia il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Nazario Pagano, il quale rileva che si tratta di «un dato positivo, visto che una società di trasporto pubblico ferroviario non può contenere la sua azione all’interno dei confini regionali». «Un’iniziativa organizzata in tempi così brevi ed in modo così egregio dimostra che in Sangritana esistono competenze e professionalità per aggredire nuovi mercati». A parlare è Federica Chiavaroli, Consigliere regionale (PDL) che viaggia con tutta la sua famiglia. Tanti i bambini a bordo del treno. Del resto il mondo di Comunione e Liberazione, (qui rappresentato, tra gli altri, da Giuseppe Ranalli, presidente Compagnia delle Opere per Abruzzo e Molise, e da Ercole D’Annunzio, responsabile regionale di CL), è abituato a partecipare al Meeting di Rimini, così come ad altri appuntamenti, in comunione, con le famiglie riunite. Poco più in là, in un altro scompartimento, il Senatore Paolo Tancredi. «La Sangritana credo che sia un fiore all’occhiello della Regione Abruzzo. Ha bilanci sani, garantisce servizi efficienti ed ha strutture e risorse qualificate. Credo che, a questo punto, Sangritana giochi una partita fondamentale, quella del libero mercato delle tratte ferroviarie. Le Istituzioni, in particolare la Regione, hanno il dovere di essere vicine alla F.A.S., al fine di consentirle di acquisire asset che la consolidino nel tempo». Quando si parla di bilanci sani, il dirigente amministrativo di FAS, Paolo Marino, presente al viaggio inaugurale, si mostra soddisfatto. Il progetto “Culto e Cultura” porta al Meeting di Rimini, dove l’iniziativa e’ stata presentata, anche il Sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, ed il Presidente di InFiera, Enzo Giammarino. Entrambi viaggiano con Sangritana. «È stata un’esperienza positiva –ci dice il Primo Cittadino di Lanciano intento a leggere il giornale– il modo migliore per avviare le celebrazioni per il centenario della Sangritana che è una risorsa, non solo per il territorio frentano, ma per l’Abruzzo». Sui sedili scorgiamo i programmi stampati del Meeting di Rimini 2011 che recano in copertina lo slogan: “E l’esistenza diventa un’immensa certezza”.
In un momento di crisi internazionale, come quello che stiamo vivendo, avere certezze risulta davvero difficile. Ma è proprio nei momenti di crisi che bisogna reagire, investendo e magari diversificando la produzione. In casa Sangritana i progetti aziendali messi in cantiere sono tanti ed anche importanti. Ed è per questo, forse, che lo slogan del Meeting appare meno illusorio quando incrociamo, in prossimità di Ancona, un cargo, vale a dire un treno merci, con livrea e colori sociali della Ferrovia Adriatico Sangritana. «È uno dei trenta treni merci –ci spiega il Presidente Pasquale Di Nardo – che, in termini di produzione, noi faremo anche quest’anno. È un’attività intrapresa l’anno scorso e che parte dall’Interporto di Jesi diretta verso il Molise. A dimostrazione che la Marche-Abruzzo noi non la enunciamo, ma la realizziamo. Per noi rappresenta, ormai, la quotidianità». Infrastrutture e trasporti rappresentano, in estrema sintesi, le richieste avanzate dal management della Fiat per garantire la permanenza della casa torinese nella Val di Sangro. E sì, perché molto spesso i costi della logistica incidono a tal punto sul prodotto finito da renderlo poco competitivo sul mercato. «Non siamo più tanto interessati all’uscita delle merci, quanto all’arrivo delle stesse in Val di Sangro –ci spiega il Presidente della CCIAA della provincia di Chieti, nonché Presidente di Honda Italia, Silvio Di Lorenzo– perché i containers arrivano al porto di Gioia Tauro, raggiungono Nola su ferro, per poi essere trasferiti in Val di Sangro su gomma. Tutto ciò comporta una spesa di 900 euro a container ed una settimana di tempo. E se consideriamo che noi, in Honda, giriamo 1000/1500 containers l’anno, è facile capire di che somme stiamo parlando e perché molte aziende preferiscono trasferire la produzione altrove». Il sistema trasporti diventa a questo punto fondamentale e la sinergia tra Sangritana, il porto regionale di Ortona e quello di Vasto risulterebbe vincente e propulsiva per il “Made in Abruzzo” ed attrattiva per nuove realtà produttive. Del resto l’Abruzzo rappresenta anche la porta naturale verso i Balcani e, quindi, verso l’est. Alla vigilia dei suoi 100 anni, la FAS pensa anche al Consorzio con Trenitalia che si profila all’orizzonte. «Va vissuta come un’opportunità ulteriore. Non possiamo considerare Trenitalia un competitor –precisa il Presidente Di Nardo– viste le dimensioni delle due società. La nostra capacità organizzativa, però, più snella rispetto a quella di Trenitalia, ci consente di organizzare un trasporto passeggeri da offrire là dove Trenitalia ha deciso di sopprimere le sue fermate. È il caso di questo treno speciale che è nato dalla stazione di Vasto-San Salvo, si è fermato a Lanciano-San Vito, Ortona e Giulianova che ormai non sono più servite da Trenitalia». La Sangritana può anche apparire come una signora un po’ attempata, (compirà il suo centenario nel prossimo 2012), che però ha ritrovato il giusto vigore ed un sano entusiasmo. Si sta già lavorando, infatti, al prossimo treno speciale, quello per il Motor Show di Bologna.