Sul fondo del mare la situazione non è migliore: si trovano in media 510 oggetti per km quadrato. Sono alcuni dei dati emersi dal rapporto “Valutazione dei rifiuti marini” nei mari Adriatico e Ionio, redatto da istituti di ricerca di 7 Paesi dell'area (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Italia, Grecia, Montenegro e Slovenia). Per l’Italia hanno partecipato Ispra e Arpa Emilia Romagna. Dal 33% al 39% dei rifiuti trovati in mare e sulle spiagge di Adriatico e Ionio proviene dalla cattiva gestione dei rifiuti sulle coste. Le attività economiche legate al mare (trasporti, pesca sportiva, acquacoltura) contribuiscono ai rifiuti dal 6,3% al 23%, a secondo che si consideri la terra o il mare. Il 7,8% dei rifiuti trovati in spiaggia è correlato al fumo (mozziconi, accendini), mentre il 2,6% degli oggetti trovati sul fondo del mare sono di origine sanitaria (profilattici, assorbenti igienici, ecc).
Le spiagge dell’Adriatico invase da quintali di rifiuti
Sulle spiagge di Adriatico e Ionio si trovano in media 658 oggetti ogni 100 metri. In un chilometro quadrato di mare lungo le coste galleggiano mediamente 332 oggetti.