Recita un cartello con l'immagine dell'animale selvatico raffigurato con il muso allungato e le orecchie appuntite. Poco più avanti un altro disegno suona come un ammonimento: "Chi uccide un lupo è una pecora". E ancora: "Non bisogna ammazzare i lupi perché loro sono coraggiosi, astuti e devono essere lasciati liberi". Dai piccoli alunni delle scuole dell'infanzia e primarie fino agli studenti delle secondarie di primo e secondo grado si alza un invito unanime alle istituzioni: ripensateci, perché legalizzare la caccia a una delle specie simbolo dell'Italia e dell'Abruzzo rappresenta una misura inefficace e dannosa. I disegni colorati dagli studenti di tante scuole abruzzesi sono stati esposti in piazza Sacro Cuore a Pescara.
Cinquecento disegni contro l’uccisione dei lupi
Cinquecento disegni contro il Piano per la conservazione e la gestione del lupo stilato dal ministero dell'Ambiente per eliminare i selvatici oramai scesi anche sulla costa. "Il lupo sarà sempre cattivo se ascoltiamo solo Cappucetto Rosso"