La liberazione degli animali, è proprio il caso di dirlo, in relazione allo stato di detenzione cui erano sottoposti, in gabbie di ferro non più grandi di due metri per due, è stata effettuata ad opera di una “task-force” di tecnici ed operatori del Parco, coordinati dal veterinario dell’Ente, Leonardo Gentile, coadiuvato dall’addetto allo zoo del Parco, Urbano Criola, e dalla veterinaria Vincenza Di Pirro, assistiti dalle autorità ministeriali albanesi, con l’assistenza della sezione Cites di Roma, che ha seguito l’iter per il rilascio delle necessarie autorizzazioni oltre a fornire consigli operativi per l’intervento. Gli animali, due maschi e una femmina, già visitati e vaccinati in una precedente missione, quando sono stati anche eseguiti accertamenti sanitari e somministrate vaccinazioni contro malattie infettive, sono ora in buona salute e saranno liberati nell’area faunistica di Campoli Appennino. Sonia, Piero e Leone, questi i nomi a loro attribuiti, trasportati a bordo di un furgone all’interno di apposite gabbie, sbarcheranno al porto di Bari, provenienti da quello di Igoumenitza, per poi proseguire per l’area faunistica del Parco di Campoli Appennino, nel Frusinate, dove saranno accolti.
Salvati dal Parco tre orsi dell’Albania
Si è conclusa l’operazione organizzata dall’Associazione “Salviamo gli Orsi della Luna” e dal Parco Nazionale d’Abruzzo, in collaborazione con l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) e con l’indispensabile supporto della Sezione Cites di Roma dei Carabinieri Forestali per dare una sistemazione più adeguata a tre orsi dell’Albania in accordo con le autorità locali.