Fenomeni naturali eccezionali, non v’è dubbio. Ma c’è anche una domanda cui bisogna dare risposte chiare: se le fasi di prevenzione e di emergenza fossero state gestite in maniera diversa, ovvero in modo più efficiente, l’elenco dei disastri sarebbe oggi meno tragico? Su tutto quanto accaduto sta svolgendo indagini la Procura della Repubblica che contribuirà senz’altro ad accertare eventuali responsabilità penali.
Oltre al dramma, al dolore e allo sgomento delle famiglie e di intere comunità, restano tuttavia rabbia e sdegno per disagi e sofferenze subiti da un’intera regione (o quasi) al freddo, senza luce e riscaldamento, senza viveri e con telefoni in tilt. Paesini isolati raggiunti dopo una settimana, anziani e bimbi trasferiti con sci e motoslitte, animali assiderati, allevatori in ginocchio, agricoltura sconvolta.
Danni e beffe. Pessimo esempio di Paese civile. Una vergogna.