Oltre alla pasta sulle cui molteplici forme ed espressioni si gioca - insieme al vino, altro prodotto immagine - la modernità dell'identità regionale.
La chiocciola, l'ambito riconoscimento per le osterie che più di altre hanno entusiasmato per ambiente, cucina, accoglienza, è stata assegnata a Taverna 58 (Pescara), Taverna de li Caldora (Pacentro), Zenobi (Colonnella), Font'Artana (Picciano), Sapori di Campagna (Ofena), Vecchia Marina (Roseto degli Abruzzi), Borgo Spoltino (Mosciano Sant'Angelo), La Bilancia (Loreto Aprutino), La Corte (Spoltore), Pervoglia (Castellalto). Ad ognuno di loro - e alle due osterie molisane, Dentro Le Mura (Termoli) e La Grotta Da Concetta (Campobasso) - è stata affidata la preparazione di un piatto nella serata di presentazione. Dei complessivi 53 locali abruzzesi presenti in guida, 5 sono nuovi ingressi: Tosto (Atri), Terre di Solina (Capestrano), Osteria al Castello (Nocciano), La Baracca (Ovindoli) e Il Caminetto (Rocca di Cambio).
Una sezione speciale è dedicata agli arrosticini. Soddisfazione è stata espressa dal coordinatore regionale della guida per Abruzzo e Molise Massimo Di Cintio: “La selezione si è fatta più rigorosa e sono stati indicati quei locali che propongono solo o prevalentemente arrosticini.
Sono 5 segnalazioni e tra questi c'è un nuovo ingresso, La Pecorella (Montesilvano)”. Nella speciale segnalazione “scelti per voi”, dedicata ai piatti più significativi della regione e alle osterie dove andare a mangiarli, figurano quest'anno il brodetto (Trattoria San Domenico di Ortona, Cibo Matto e Ferri a Vasto e Marina a San Salvo), la pasta alla mugnaia (La Fiaccola ad Anversa degli Abruzzi, Osteria del leone a Penne e La Bilancia a Loreto Aprutino) e la pecora alla callara (Osteria al Castello a Nocciano, il Mandrone a Isola del Gran Sasso, Taverna 58 a Pescara).