Sono i territori che da sempre esprimono una particolare vocazione alla produzione di vini rosé e che costituiscono i capisaldi dei rosati a menzione geografica ottenuti da uve autoctone. Il patto, firmato alla vigilia dell'apertura di Vinitaly, è stato sottoscritto da Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio del Bardolino (che assumerà il ruolo di capofila del progetto), Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi, Eugenio Manieri direttore del Consorzio del Salice Salentino e Valentino Di Campli presidente Consorzio vini d'Abruzzo, riuniti con il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni. La firma di Francesco Liantonio, presidente del consorzio di Castel del Monte, temporaneamente impossibilitato, sarà invece aggiunta al Vinitaly. Con il patto che gli organismi consortili si impegnano a una promozione unitaria delle loro produzioni, sia in Italia che all'estero.
Patto al Vinitaly sul rosato abruzzese
È stato siglato a Villa Carrara Bottagisio di Bardolino il patto d’intenti per la valorizzazione del vino rosato autoctono. Arriva così al Vinitaly (a Verona dal 15 al 18 aprile) un atto formale, un rapporto di collaborazione avviato negli ultimi mesi tra i Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d'Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino.