Il gruppo di ricerca dell’Università di Teramo – coordinato dai docenti Dario Compagnone e Manuel Sergi – è impegnato da tempo in collaborazioni con i carabinieri del Ris con un metodo per gli sviluppi analitici sulla determinazione di nuove sostanze stupefacenti (Nps) per oltre 60 sostanze in matrice pilifera. Infatti la spettrometria di massa trova sempre più applicazioni nelle scienze forensi per determinare droghe d'abuso, esplosivi o residui di sparo. Le ricerche più attuali sono focalizzate verso le nuove sostanze stupefacenti – di cui fanno parte cannabinoidi sintetici, catinoni, feniletilammine – la cui crescita negli ultimi anni sta causando una emergenza sanitaria e sociale non solo in Italia. Inoltre, la facoltà di Bioscienze collabora con la Asl di Teramo proprio nell’ambito di una convenzione per l’analisi di secondo livello su matrici biologiche per la determinazione di sostanze stupefacenti. Sulla base di queste ricerche l’Università di Teramo è stata partner scientifica del primo workshop sulla chimica analitica forense dal titolo “Le indagini forensi e il contributo della spettrometria di massa” che si è tenuto al ministero dell’Interno il 23 marzo.