La famiglia Parete, affiancata dall'agente letterario Vicki Satlow, ha scelto di affidarsi a Picomedia. La casa di produzione di Roberto Sessa, produttore di alcuni dei maggiori successi degli ultimi anni, tra i quali "I fantasmi di Portopalo" (regia di Alessandro Angelini, con Beppe Fiorello), "La musica del silenzio" (regia di Michael Radford, sulla vita di Andrea Bocelli, con Antonio Banderas e Luisa Ranieri) e "Venuto al mondo" (regia di Sergio Castellitto con Penelope Cruz ed Emile Hirsch), porterà la storia sul piccolo schermo. «Sarà un racconto di speranza molto rispettoso di una delle più grandi tragedie italiane»: lo dice all'agenzia Ansa Roberto Sessa, titolare della Picomedia che ne ha acquisito i diritti. «Si tratta di una storia incredibile, una sorta di "sliding doors"», aggiunge. L'ipotesi di trasposizione filmica della vicenda ha già sollevato in passato qualche dubbio e perplessità, ma Sessa è certo che l'operazione sarà condotta nel modo migliore. «Siamo contenti - dice - di essere riusciti a spuntarla su altre case di produzione interessate a raccontare questa storia. Ci siamo riusciti forse anche per le garanzie di attenzione e sensibilità che abbiamo dato alla famiglia nei tanti incontri che abbiamo avuto. Siamo al lavoro, inizieremo a scrivere a breve la sceneggiatura. Siamo anche in contatto con realtà straniere e, vista l'eco della tragedia anche all'estero, al Mip di Cannes valuteremo la possibilità di una coproduzione». Quella della famiglia Parete è una storia a lieto fine, ma sotto le macerie sono morte 29 persone. Sessa precisa: «Siamo abituati a lavorare anche su temi scottanti e con grande attenzione alla cronaca e al telespettatore, come abbiamo fatto con Beppe Fiorello per I fantasmi di Portopalo. L'importante è fare le cose bene e senza sciacallaggio». L'ipotesi è raccontare la storia «in circa 6 ore dividendola in due o in tre puntate», conclude Sessa.