Giovambattista Santucci ha 84 anni e nella sua vita, dopo la famiglia e il lavoro, ci sono stati in particolare gli scout, in cui è entrato giovanissimo e, ancora pochi giorni fa, era in prima linea durante l’incontro degli “Scout d’Europa” che si è svolto all’Aquila. Santucci è nato ed è vissuto all’Aquila, ma la famiglia è originaria di Navelli. “Il castello, o meglio Palazzo Santucci - racconta - era una nostra proprietà e ricordo ancora con nostalgia quando, da bambino, andavo a Navelli dove avevamo – e qualcosa abbiamo ancora – terreni coltivati a olivo. Mio nonno Ernesto era avvocato e a un certo punto dovette spostarsi all’Aquila dove acquistò un palazzo che scelse perché si trovava all’angolo tra via Accursio e via Navelli. Come se avesse voluto mantenere forte e vivo il legame con le sue origini. Non solo. Quando mio padre Vittorio decise di vendere il palazzo di Navelli, lo cedette a Pasquale Santucci, personaggio noto in città anche perché è stato presidente della Provincia. Non voleva che il palazzo cambiasse nome. Nel 1980 il consiglio comunale di Navelli mi volle attribuire la cittadinanza onoraria, una cosa di cui vado fiero”.