Per andare e tornare da Pescara, prima delle gare o degli allenamenti, usavo sempre la bici». Altri tempi. Dopo la guerra, tornato a casa, si tessera con Torosantucci e quindi con Di Marco. Si allena con campioni come il fossacesiano Alessandro Fantini e con il mitico Fausto Coppi dividerà le prove ciclistiche a Lanciano. All’inizio degli anni ‘50 fonda un suo gruppo di dilettanti. Apre nel 1952 il suo negozio che diventa il luogo nel quale diverse generazioni di giovani vanno per riparare e, a volte acquistare, le biciclette. Un terribile incidente pregiudica la sua grande passione di sempre e lo costringe a molti anni di inattività. Torna a gareggiare come cicloamatore nel ’65 e arrivano le vittorie. Nel 1975 è stato campione regionale con 17 gare vinte e premiato con elogio dall’allora ministro Remo Gaspari. Vito Taccone “Camoscio d’Abruzzo” ha onorato i suoi 80 anni partecipando e elogiando come esempio di campione vero, pulito e tenace. Arrampicatore e passista, un vero diesel della bicicletta, ha percorso molte volte la Gran fondo Maiella Adriatico con il brevetto di alta quota. Cicchino è un bell’esempio di uomo laborioso e leale, amante dello sport sano e dell'amicizia, corretto in gara e nella vita.