Un film degli studenti sui veleni di Bussi
Il territorio di Bussi sul Tirino si è trasformato nella location per girare un cortometraggio che parteciperà a un concorso nazionale sulla legalità ambientale. Un prodotto pensato e realizzato da alcuni studenti dell’istituto omnicomprensivo di Città Sant’Angelo, liceo Spaventa, che prima hanno seguito, a scuola, un ciclo di incontri tenuto da Augusto De Sanctis, del Forum H2O, e poi si sono messi al lavoro per realizzare il cortometraggio. Al centro di tutto la vicenda che ha interessato il territorio di Bussi,
a partire dai temi dell’inquinamento e della difesa dell’acqua. Le riprese sono state eseguite a Bussi nel corso di due giornate trascorse prima negli spazi della riserva naturale in compagnia del personale della cooperativa “il Bosso” e poi nella zona industriale. Con gli studenti della classe aperta open mind di peer education (linguistico, scienze umane e scienze umane economico sociale) c’era l’insegnante di Scienze umane, nonché coordinatrice del progetto, Daniela Santroni. E c’era anche il registra Alessio Tessitore, che ha assicurato la propria collaborazione sia per la sceneggiatura sia per le riprese. In scena, come protagonisti del corto di fantascienza, tutti i 23 studenti che stanno partecipando all’iniziativa (eccetto la fotografa di scena). Il lavoro sarà completato a breve con il montaggio, dovendo essere consegnato entro il 9 febbraio. Il progetto sarà anche al centro dell’open day in programma a fine mese a scuola. Entusiasta De Sanctis, che ha una piccola parte nel corto: «Se gli amministratori e i funzionai avessero metà dell’attenzione e della cura dei particolari mostrati dagli studenti, a Bussi avremmo già risolto i problemi esistenti».