Dopo mille anni le spoglie di San Domenico tornano a Villalago, nei luoghi in cui visse pellegrino. Un lungo applauso ha accolto il piccolo corteo di auto scortato dai carabinieri all'ingresso del paese. Ad attendere le spoglie del Santo, il vescovo Angelo Spina, il sindaco di Villalago, Fernando Gatta e gli altri sindaci dei paesi della Valle del Sagittario. San Domenico
così è tornato dopo mille anni in quei luoghi nei quali visse nel silenzio dell'eremo da lui fondato, nel 1017, a valle del paese, sul lago che da lui ha preso il nome. «San Domenico oggi presente nelle sue sacre spoglie è qui per dirci che la santità è a portata di tutti - ha spiegato il vescovo Spina. Appena dopo l'arrivo delle sacre spoglie, i devoti, le autorità, la confraternita di San Domenico di Villalago, hanno accompagnato in processione il trasporto delle reliquie fino alla chiesa del paese. Qui il vescovo ha presieduto la Santa Messa solenne, nella chiesa parrocchiale della Madonna di Loreto, concelebrata con il parroco di Villalago, don Alain Tomboindy. Commosso il sindaco di Villalago, Fernando Gatta. «È un giorno unico e importante per tutto il paese molto legato al Santo. Un giorno che attendevamo da mille anni». Le spoglie di San Domenico resteranno a Villalago fino al 16 agosto per poi ripartire alla volta di Sora dopo una sosta ad Anversa degli Abruzzi e Cocullo, paesi dove il Santo protettore contro il morso dei serpenti e il dolore di denti, risedette a lungo.