Popoli di mezzo mondo alla festa di Chieti
Grande successo alla villa comunale di Chieti per la Festa dei Popoli, occasione di scambio, incontro e collaborazione tra persone di diverse nazioni, culture, identità religiose e orientamenti. Quest’anno la Caritas diocesana ha proposto come tema di riflessione il mondo inteso come un’unica famiglia umana:
“Nel volto del mondo un’unica famiglia... insieme, prigionieri solo della speranza” in compagnia del presentatore Emanuele La Plebe Cellini. Tante le attività organizzate: il sindaco Umberto Di Primio ha dato inizio alla manifestazione insieme all’assessore alle politiche sociali Emilia De Matteo, al prefetto Antonio Corona, il vice-prefetto Antonio Conte, al direttore Caritas don Luca Corazzari e ai suoi collaboratori, don Guido Carafa e don Pietro Di Crescenzo. A seguire l’apertura degli stand e l’accoglienza dei visitatori e tra sfilata del mondo, poesie, canti e balli ci sono stati due importanti momenti di riflessione, uno iniziale, sulla famiglia, a cura della Comunità Papa Giovanni XXIII, e uno conclusivo a cura di Lilit Khlopuzyan e del Csv di Chieti, “Armenia: La storia di un tesoro senza tempo. Mai più in silenzio”. Un viaggio non solo musicale, di conoscenza attraverso il divertimento e l’intrattenimento ma anche di riflessione su tematiche come la grande battaglia per l’affermazione dell’Armenia in quanto nazione ed in particolare sul genocidio armeno che prosegue ormai da 102 anni distruggendo tutti i valori, soprattutto quelli della famiglia. I visitatori sono invitati a degustare i piatti tipici delle varie culture attraverso gli “assaggi del mondo”. Nel pomeriggio grande preghiera interreligiosa presieduta dall’arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto Bruno Forte e con la partecipazione dei rappresentanti delle varie religioni presenti all’evento. Tanti i gruppi che hanno animato la giornata, che si è conclusa con il concerto di Baba Sissoko e Taman Kan.