Studentessa abruzzese alla ribalta nazionale
Si chiama Giulia Serafini, ha 17 anni e frequenta il penultimo anno del Torlonia ad Avezzano. È lei la vincitrice del concorso per “La notte nazionale del liceo classico”, un’iniziativa che vuole esaltare la cultura classica e alla quale hanno aderito oltre 400 licei d’Italia. L’evento è nato dall’idea del professore di latino e greco Rocco Schembra del liceo di Acireale, sostenuta dal ministero dell’Istruzione. L’open night
è iniziato con i saluti della dirigente scolastica, Annamaria Fracassi e dell’assessore Gatti. Quindi è stato proiettato un video di apertura simultaneamente in tutti i licei partecipanti a cui è seguita la lettura del brano. Coerentemente al tema del concorso, ovvero “La cultura classica oggi tra valori e disvalori di un mondo sottoposto all’incombere di una nuova e subdola barbarie”, l’elaborato valorizza la conservazione e l’attualità del mondo classico. È un racconto ambientato in una realtà che mette al bando i valori antichi, relegati in una “Casa” che diventa simbolo della civiltà umanistica, ormai vittima di disprezzo e indifferenza. Queste le parole con cui si conclude il testo di Giulia: «Siamo qui da due generazioni, esiliati da un mondo che ha preferito vivere una banale vita di azioni preconfezionate piuttosto che rischiare amando qualcosa di terribilmente bello e pericoloso, temendo di non trovare più un posto nel mondo, se (ndr la cultura classica) fosse rimasta a danzare. Ma un giorno, un giorno, si renderanno conto che ciò che noi custodiamo è in tutto quello che fanno, nei modi di dire che usano e che hanno lo stesso suono di tuffi a vuoto nell’aria. È già successo, anche se in scala minore. Siamo sempre tornati, perché l’umanità è un’amante terribilmente indecisa, ma torna sempre. Sempre». Grande afflusso di pubblico ai laboratori dei ragazzi, che si sono esibiti fino a tarda sera. Anche la musica ha fatto da protagonista sia nelle isole musicali curate dai ragazzi sia con la lezione-concerto “Notturno e libertà” del pianista Nazzareno Carusi, con l’intervento del preside Ilio Leonio.
La serata si è conclusa con il concerto “Note in libertà”, durante il quale i ragazzi hanno eseguito sia brani di musica classica, sia moderna, accompagnando il pubblico fino al momento finale in cui è stato letto l’Inno pseudomerico “A Selene”.