Chiesa stracolma di fedeli a Frattura, provincia dell’Aquila, per la nuova incoronazione della Madonna del Rosario e del Bambinello stretto tra le sue braccia. Dopo il colpo di scena nel giallo delle corone d’oro, rubate di notte da ladri senza scrupoli nel lontano 2002 e ritrovate quindici anni dopo in una
busta abbandonata davanti alla porta della chiesa di San Francesco a Pettino, il vescovo Angelo Spina ha presieduto la celebrazione eucaristica per l’incoronazione delle due statue proprio nella chiesa parrocchiale di San Nicola. «È un grande giorno non solo per Frattura ma per l’intera diocesi - ha commentato Spina - che festeggia la ricomparsa delle corone della Madonna, simbolo del patrimonio storico e di fede dell’intera comunità». Gli oggetti preziosi – due corone d’oro massiccio del Settecento decorate con gemme – sono misteriosamente ricomparse davanti alla porta della chiesa di Pettino, nei pressi dell’Aquila, dopo 15 anni. Un ritrovamento insperato che ha comunque suscitato soddisfazione ed emozione nella piccola frazione di Scanno, dove è forte la devozione alla Madonna del Rosario, solennemente festeggiata in paese nel mese di ottobre. Alla funzione religiosa ha preso parte anche don Luigi Ferrari, originario di Frattura e cerimoniere vescovile, che ha concelebrato la messa di ringraziamento per il lieto fine della vicenda. «Un ringraziamento va ai carabinieri - ha detto don Luigi - alla Confraternita per l’organizzazione di questa giornata». Presenti il capitano dei carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro Domenico Fiorini e il comandante della stazione dei carabinieri di Scanno Enrico Tarquini. «I ladri si sono pentiti restituendo le corone - ha spiegato il sindaco Pietro Spacone - Ora bisognerà custodirle meglio».