Festeggia gli 80 anni dalla fondazione, ma nel prossimo futuro della Saila c’è la cessione a una multinazionale tedesca. L’azienda di Silvi, fondata da Aurelio Menozzi e Angelo Barabaschi, non è più abruzzese da tempo. Negli anni ‘90 la famiglia Barabaschi uscì di scena e cedette lo stabilimento all’americana Warner Lambert che
a sua volta la cedette nel 2001 alla Pfizer, la più grande società farmaceutica del mondo. Nel 2003, fu la volta della britannica Cadbury e nel 2007 entrò in scena l’olandese Leaf che mantenne la proprietà fino a 2014 quando la vendette alla svedese Cloetta, società quotata alla borsa di Stoccolma. Ora gli svedesi hanno deciso di vendere, non solo la Saila, ma tutto il gruppo di aziende dolciarie italiane di cui sono proprietari. Alla Cloetta, infatti, fanno capo i marchi Saila, Sperlari, Dietor, Galatine e Dietorelle: tutte queste aziende verranno acquistate dalla Katjes International, società tedesca nota in tutto il mondo, nata con una ricetta di liquirizia siciliana. L’intesa con la Katjes ha un valore di 450 milioni di corone svedesi (circa 46,5 milioni di euro). La vendita comprende tutta l’organizzazione commerciale in Italia, i quattro stabilimenti produttivi e tutti i marchi. Negli stabilimenti di Cremona, Gordona, San Pietro in Casale e Silvi Marina sono impiegate circa 400 perone (una cinquantina nello stabilimento di Silvi); 750 milioni di corone svedesi (circa 77,6 milioni di euro) il fatturato 2016. L'acquisizione di Katjes International dovrebbe concludersi entro settembre.