Risorge dopo il sisma la Torre Medicea
Cerimonia a Santo Stefano di Sessanio per la posa della prima pietra della Torre Medicea, l'imponente torre merlata di forma cilindrica dalla quale si potevano ammirare le valli del Tirino e dell'Aterno, la catena del Sirente e della Maiella,
quasi completamente distrutta dal sisma del 6 aprile 2009 e ora ricostruita nella sagoma con una struttura metallica. Nel paese del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, uno dei Borghi più Belli d'Italia, la torre, simbolo del paese, è stata sottoposta a intervento di messa in sicurezza grazie a un finanziamento dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni (Usrc) del Cratere. Già esperite le gare per progettazione e affidamento dei lavori di restauro. Prima della cerimonia è stato presentato il progetto, presenti tra gli altri il sindaco Fabio Santavicca, il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso e il vice presidente del Csm Giovanni Legnini. Coerentemente con i contenuti del Piano di Ricostruzione, si legge in una nota del Comune, «si è assunto il progetto di recupero della torre come volano di una nuova fase di ripresa, potenziamento, sviluppo e rivitalizzazione del borgo, nonché per il rilancio di uno sviluppo culturale e turistico sostenibile di qualità di cui Santo Stefano di Sessanio da anni rappresenta un modello, ripartendo proprio dall'edificio che ne ha segnato la genesi fondativa e che più lo rappresenta in termini simbolici e iconografici. Giunti alla fine di questo percorso, l'evento per il posizionamento della prima pietra della Torre Medicea è occasione esclusiva e segno di speranza in un territorio martoriato dagli eventi sismici e prostrato da ulteriori difficoltà che, tuttavia, con orgoglio e forza sta cercando con ogni mezzo di ricostruire non soltanto le cose, ma anche le persone, per rinascere di nuovo e meglio di prima».